2 dicembre 2017
Gagliano Giuseppe Il ruolo della guerra della informazione nel contesto politico,economico e sociale
Da quando esistono gli scambi economici, l’informazione è un’arma usata per impadronirsi di un mercato, indebolire o eliminare un concorrente o nuocere all’immagine di un prodotto. Questo campo di indagine è ancora oggi inaccessibile, a causa del comportamento poco chiaro degli attori che vi sono coinvolti. Sono due le ragioni che possono spiegare questo stato di cose: da una parte le potenze più aggressive rivendicano raramente i propri successi nel campo della conquista di nuovi spazi commerciali (periodo coloniale) o la propria politica di rafforzamento economico. D’altra parte le imprese che colpiscono in maniera sleale i concorrenti non rivendicano mai le proprie azioni ed evitano di lasciare tracce scritte e contabili di questo tipo di operazioni. Ciò si traduce in un problema supplementare circa la possibilità di stabilire l’autenticità delle pratiche della guerra economica. L’impossibilità di accesso alle fonti penalizza fortemente la ricerca universitaria, che è vincolata a regole metodologiche, basate essenzialmente sull’indagine archivistica e sulla raccolta di testimonianze da parte di dottorandi e ricercatori. È dunque facilmente immaginabile la difficoltà di accesso del mondo accademico a questo versante della competizione economica. Coloro che aggrediscono gli avversari non fanno parola delle proprie azioni e non lasciano tracce che ne permettano l’identificazione. Anche le imprese vittime mantengono il silenzio, in quanto temono di essere screditate, nel mondo economico, dalla rivelazione della propria vulnerabilità.