18 luglio 2012

Gagliano Giuseppe,I nemici della modernità:anticapitalismo e antiliberalismo nelle riflessioni di Max Horkheimer,Serge Latouche e Edgar Morin

Il nostro intento non è stato certo quello di esporre- seppure sommariamente-le riflessioni degli autori presi in considerazione ma è stato quello di individuare- all’interno del loro percorso filosofico- alcuni nuclei tematici comuni relativi alla loro interpretazione e valutazione della società capitalistica,della scienza e della tecnica. Un'analisi comparata delle loro riflessioni ci ha consentito di giungere ad alcune conclusioni:in primo luogo emerge un atteggiamento sostanzialmente estraneo di fronte al mondo moderno determinato dalla consapevolezza di aver perso il ruolo di demiurgo,di profeta di fronte alla centralità dello scienziato puro e applicato. In secondo luogo si osserva la tendenza a costruire scenari apocalittici della realtà contemporanea,unilaterali poiché privi della complessità che solo un’analisi sociologica e storica seria può offrire; in terzo luogo emerge dalle loro riflessioni il rifiuto non solo del sistema capitalistico e della democrazia rappresentativa ma dell'industria e del connubio scienza –tecnologia riportando la riflessione filosofica ad un contesto storico pre-galileiano e pre-baconiano. Infine, l'alternativa al mondo moderno che viene proposta dagli autori ben lungi dall'essere originale sotto il profilo teorico, è il risultato di una sintesi –priva di legittimità interpretativa-tra alcuni aspetti del socialismo utopistico, del marxismo e del pensiero libertario.

 
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